giovedì 22 maggio 2008

Immigrazione e clandestinità

Oggi l'immigrazione in Italia spesso non è vista di buon occhio per via delle notizie che ogni giorno ci giungono dai media.
Si evidenzia più il reato commesso da un immigrato che la manodopera che offre al nostro paese, tant'è vero che oggi vi sono atteggiamenti di ostilità verso queste persone che vengono in Italia. In più le persone spesso confondono immigrati con clandestini: gli immigrati sono persone che sono giunte da altri paesi in Italia e hanno trovato una residenza, un lavoro e la cittadinanza; i clandestini sono invece persone che giungono dall'estero senza permesso di soggiorno e senza lavoro, il quale molto spesso è ricercato nel mercato in nero per via delle difficoltà che si riscontrano nel mondo del lavoro.
Tuttavia vi sono clandestini e clandestini, infatti molti di questi nonostante la loro entrara illegale cercano di provocare meno danni possibili alla comunità e se non hanno il permesso di soggiorno è più probabile che questa mancanza sia data dalla inflessibilità burocratica dello stato oppure dalla incapacità economica da parte loro. Molti altri purtroppo scelgono di comportarsi come vandali perchè credono che si possa ottenere tutto più facilmente agendo contro la legge.
Oggi noi siamo in emergenza per clandestinità per vari motivi tra i quali tre spiccano in particolar modo. Il primo è da ricercare al tempo in cui L'italia cercava di entrare nell'Unione Europea e non riusciva ad entrarci per via delle difficoltà economiche. Infatti negli anni 80' - 90' l'italia ebbe sempre l'inflazione tra il 10% e il 30% e tra le condizioni della comunità europea c'era la media di inflazione che doveva aggirarsi al massimo intorno al 4,5%, allora l'Italia cercò di riprendersi economicamente e riusci nell'intento abbastanza da entrare nella UE. Naturalmente gli italiani appena usciti da una crisi economica e non volendo avere altri problemi con la UE, non posero limiti all'immigrazione. Oggi noi ne riscontriamo le conseguenze.
Il secondo motivo è strettamente legato al primo, dicendo ciò intendo evidenziare l'incapacità dei politici di imporre dei limiti all'immigrazione fino all'avvento della prima riunione dei ministri fatta da Berlusconi a Napoli, ieri 21 maggio.
Molti potrebbero supporre che non sia incapacità di imporre dei limiti bensì un insieme di interessi a spingere i politici a non agire adeguatamente secondo i bisogni della comunità.
Il terzo motivo riguarda il periodo attuale: i paesi dell'Est europeo stanno entrando nella UE e dal momento che non ci sono limiti dell'immigrazione da noi è normale che vi sia la clandestinità in Italia.
Io personalmente penso che se già il nostro sistema interno non funziona, è inutile peggiorare la nostra situazione e quella altrui continuando a non porre questi limiti all'immigrazione.

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