sabato 24 ottobre 2009

La conoscenza necessaria.

Questa volta ho intenzione di introdurre qui il problema che più si lega al vecchio topic della riforma degli orari scolastici che scrissi un anno fa. Questo nuovo argomento è l'educazione di cui si ha bisogno e della quale siamo totalmente sprovvisti nelle scuole. Questa educazione infatti non fa parte delle materie che ci insegnano e che ci impegnano la maggior parte della giornata senza che in fondo abbiano una sostanziale importanza per tutti gli studenti. Le materie come chimica, letteratura italiana, arte, storia fino - a mio parere - agli stati nazionali e altre, servono a costruire uno strato di cultura che da solo non serve a nulla. Infatti ciò che rende utile tutto il nostro percorso di studi obbligatorio e tutte le nostre esperienze è riconciliabile in un appassionato tentativo di costruire un puzzle che se fatto bene diverrà una garanzia per un futuro radioso, pieno di passione, coraggio e ragionamento a fin di bene. Tutti possiamo comprendere che la nostra fiducia è più preferibile e consigliabile riporla in una persona che sa quello che fa, che vuole fare e che abbia il coraggio di battersi fino all'ultimo per ciò che fa; piuttosto che riporla in una persona che ha impuntato la sua vita nel capire tutto a fondo ma che è facilmente controllabile e condizionabile da altre persone.
Proprio per questo ragionando sono arrivato a considerare utile e quindi necessaria solo la cultura che ci possa far capire cosa sta succedendo nella nostra società. Di conseguenza si può capire che la maggior parte del lavoro che dobbiamo fare per maturare risiede nelle esperienze, nei contatti con le persone, nel confronto, nella lettura di libri di personaggi attuali, nella frequentazione di più partiti, nei tentativi di cambiare sostanzialmente - anche se con pochi mezzi e piccoli risultati - la realtà politica e più di tutto ciò nel tenere aperta la mente a qualunque tipo di esperienza e ragionamento fatto con altre persone. Ovviamente si dovranno perfezionare i metodi di comunicazione per rispettare l'interlocutore e qualche volta bisognerà combattere e farsi avanti coraggiosamente per dire la propria opinione anche se va contro quella di tutti gli altri interlocutori. Insomma attraverso le esperienze riusciamo a trarre il coraggio e il ragionamento che ci serviranno dare una motivazione alle nostre battaglie, ma la passione dove la si può trovare? Questa è una domanda che varierà da persona a persona, ma certamente a chi piace la politica per influenza esterna, la passione per la politica e per il bene di tutti non si farà mai vedere. Piuttosto - come è successo a me dopo aver chiarito i miei ragionamenti al riguardo della metafisica - dobbiamo interrogarci sul nostro ruolo in questa società, su quanta voglia di combattere abbiamo per raggiungere il bene comune e su quanto vogliamo cambiare la società già corrotta e ridotta ad un ammasso di persone non curanti del loro proprio destino. E chi arriverà a capire che la propria vita e il proprio ruolo in questo mondo dipendono dalle altre persone, riuscirà a trovare nell'amore che ha per se stesso/a anche l'amore per il bene comune. Infatti più tutti sono contenti per i servizi pubblici e più sono acculturati grazie ad una grande apertura mentale e alla ragionevolezza - non alla razionalità per forza - più noi di conseguenza ai nostri rapporti con le altre persone cresceremo e avremo la possibilità di migliorare ancora la nostra situazione.
Sapere perchè si combatte, volere ciò per cui si combatte e avere il coraggio di combattere!
Spero che chi sarà d'accordo con questo ragionamento, pensi ed agisca.
Ringrazio chiunque commenti questo topic e sperò possa continuare il suo cammino verso la coscienza di se stesso/a nel migliore dei modi possibile.