venerdì 30 maggio 2008

Omosessualità

In questo post voglio parlare di matrimonio gay,l educazione dei figli in famiglia gay con possibili vie di crescita e della sovrapopolazione nel mondo e quindi l'importanza anche economica che ha questo movimento.
Penso che i gay ci siano sempre stati e solo con la diffusione delle notizie, con la concessione di maggior libertà individuale e con l'accettazione delle differenze tra persone questo fenomeno si è trasformato in un movimento e si è diffuso in tutto il mondo. In alcuni paesi è stato persino concesso il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ad esempio la Spagna, come l'Inghilterra,l'Islanda e altri paesi hanno persino concesso l'adozione alle famiglie gay di bambini. Oggi in Europa non è assolutamente considerata un reato l'omosessualità e solo l'Italia, la Grecia e tutti gli altri paesi dell'est si considerano abigui riguardo questo problema.
Dal momento che non sono esperto in psicologia non riesco ad aggiungere altre reazioni da parte del bambino adottato oltre a quelle citate nel post di "morale ed etica".
Però vi è un argomento assolutamente a favore degli omosessuali, la sovrappopolazione mondiale registrata nell'ultimo secolo.
Alla fine del 1800 la popolazione mondiale ammontava a un miliardo di persone, alla fine del 1900 la popolazione mondiale si era quintuplicata e continuava a crescere senza troppi ostacoli. Gran parte del fenomeno che vi ho appena accennato si è verificata in Africa, dove quasi sicuramente per mancanza di risorse e di conoscenze riguardo la scienza attuale, la popolazione si riproduce in modo tale da battere la mortalità infantile, altissima per via di malattie e di vari pericoli importati da altri uomini.
Questi dati sono allarmanti specialmente per la questione ambientale, infatti proprio per questa andatura della crescita mondiale la Terra viene continuamente devastata e sfruttata affinchè la popolazione sia nutrita. Di questo problema se ne occupano particolarmente gli ecologisti, che riguardo questo specifico problema si avvalgono di alcuni dati che permettono lo sviluppo di una teoria in base alla quale la quantità ottimale di umani su questo pianeta sarebbe di 500.000 individui. Naturalmente citare questa esigua cifra oggi può causare preoccupazioni, ma se ogni famiglia al mondo invece di avere più figli ne avesse solo uno, in venti o trent'anni la popolazione mondiale dovrebbe ammontare a circa 2.700.000 persone.
Così facendo si risolverebbero tutte le problematiche che oggi ci affliggono come la fame, la mancanza di risorse e molti altri problemi che penso non siano condivisi da tutti e che tratterò in altri post.
Io personalmente trovo più che accettabile il matrimonio gay e l'adozione del figlio di un partner, per quanto riguarda l'adozione di bambini al di fuori del nucleo familiare poreesistente sono un po' contrario perchè non sono ancora state studiate a fondo tutte le possibili reazioni del figlio della coppia.
Ringrazio chiunque commenterà questo post e renderà pubblica la propria opinione su questo problema.

giovedì 29 maggio 2008

Morale e etica

Conoscere la differenza tra etica e morale può introdurre altri temi di discussione che inseguito vedremo, quindi questo post ha solo scopo informativo. La morale è la parola più conosciuta tra queste due che ho citato, è semplicemente cosa la gente pensa di un dato comportamento o di una data idea in ambito sociale. L'etica invece è cosa pensa un solo individuo di una determinata cosa, o comportamento, o idea e così via. Spesso questi due punti di vista sono in contrasto su problemi di ogni genere ai quali partecipiamo ogni giorno, come per esempio il matrimonio tra omosessuali. Questo è infatti un perfetto esempio per chiarire l'argomento trattato in questo post; la morale comune sarebbe contro l'omosessualità per via di vari motivi quali la posizione presa dalla Chiesa, della quale subiamo molto l'influenza anche inconsciamente; l'impossibilità di avere figli; la diversità dalle coppie che molto più frequentemente vediamo; cosa pensano le persone più vicine a noi.
Da un punto di vista etico ci sono sempre un sacco di fattori da tenere in mente quando si analizzano problemi quali le priorità, la propria fede e i vantaggi che si potrebbero ricavare da un certo comportamente. Le priorità e la fede in fondo sono infuse in noi dall'insegnamento che la società ci dà fin da neonati; quindi sono fattori collegati alla morale. I vantaggi invece sono percepiti indifferentemente dalla morale comune, se ci sono si sentono. Infatti vi è una corrente dell'etica che prende il nome di etica utilitarista, poichè tiene conto solamente dei vantaggi che si possono ricavare dalla cosa in questione. In base a questo modo di pensare, si è molto più sicuri di qualsiasi scelta. Infatti da un punto di vista etico se si volesse essere omosessuali, allora questa scelta sarebbe più che vantaggiosa dal momento che è desiderata; da un punto di vista morale bisognerebbe evitare l'omosessualità, al momento. Io personalmente riguardo problemi dell'individuo e solamente dell'individuo, preferisco vedere le cose da un punto di vista etico rispetto ad uno morale. Secondo me la morale, quando comincia ad entrare in campi esterni al suo ( la comunità), diventa solamente un limite al pensiero dell'uomo. In fondo questa è nata per aiutare la giusta convivenza tra persone e non per aiutarne una sola.

martedì 27 maggio 2008

L'ambiente

Oggi si comincia a parlare riguardo la sicurezza dell'ambiente in cui viviamo, ma ancora non si partecipa abbastanza alla risoluzione della questione. In Italia questo naturalmente non dovrebbe essere del tutto trascurato dal momento che a Napoli vi è il problema della spazzatura.
Anche se noi oramai possiamo adeguarci a molte situazioni ambientali, continuando ad inquinare si comincia a immaginare a una futura "ribellione" del nostro pianeta. Oggi la maggior parte degli italiani non recicla neanche e nonostante questa sua mancanza si lamenta per la medesima azione commessa dagli altri. Trovo che sia stolto non preservare l'ambiente che ci ciconda e osservare gli altri paesi che prendono coscienza del problema mentre noi rimaniamo qui a non far nulla. Un esempio perfetto per evidenziare questa non curanza in Italia, è la mancanza di termovalorizzatori in quasi tutte le regioni italiane, assenza che ci condannerà per sempre al circolo vizioso di trattamenti delle risorse da parte della malavita- che da tempo vediamo costantemente, tanto più con il libro-inchiesta di Saviano: "Gomorra"- se non viene al più presto colmata.
Inoltre mediante i termovalorizzatori non solo si risolve il problema della spazzatura ma si ricava anche energia elettrica dal momento che il calore disperso in seguito allo incenerimento dei rifiuti, viene successivamente utilizzato per la produzione di vapore che, a sua volta verrà usato per ricavare energia elettrica.
Oppure un metodo ancora più adatto per salvare sia l'ambiente che la salute dell'uomo sarebbe l'utilizzo di materiali duraturi e biodegradabili; e semmai questi dovessero perdere la loro utilità si potrebbe ricorrere al reciclaggio come ultima spiaggia. In Italia anche il reciclaggio è un metodo molto trascurato, infatti un esempio è il sondaggio fatto a scuola mia, dal quale emergono notizie quali per esempio una riguardante la mia classe: solo io reciclavo prima di questo sondaggio.
In una classe di 25 persone solo una recicla. Mi sembra abbastanza preoccupante come informazione, voi che ne pensate del problema ambiente? E quali sono vostre soluzioni a questo problema?

Questione energetica

Attualmente l'energia non va molto d'accordo con la natura, infatti basta vedere quanta pubblicità si fa alle fonti rinnovabili e ecologiche per capire quanto esse saranno importanti in futuro. Peccato che energia solare, eolica, idraulica e termica hanno ben poche possibilità di soddisfare il fabbisogno di energia, in Italia. Ho anche visto che percentualmente queste tre fonti energetiche messe insieme possono soddisfare il bisogno di energia italiano solo del 10% - 12% e l'unica fonte di energia sufficiente per risolvere la crisi energetica è quella nucleare. Fortunatamente l'ultimo governo ha approvato la questione sul nucleare e si dice abbia decretato che in 5 anni dovremmo avere le centrali nucleari. Personalmente dubito di ciò per via delle esperienze che ci hanno lasciato gli ultimi governi, ma non è la mia opinione il fulcro della questione bensì la realtà dei fatti. Il nucleare è una fonte di energia che se usata adeguatamente senza abusi di questa può essere il più grande aiuto che si prospetti all'orizzonte del nostro paese. L'unica condizione per avere un buon nucleare, oltre che alla sicurezza della centrale in se ( esempio di Chernobyl), è costruire un luogo ben protetto nel quale gettare le scorie radioattive altrimenti dannose. In Italia bisogna trovare il posto ove costruire ciò, ma non si trova per via di un eccesso di individualismo secondo me. Purtroppo per via di questa mancanza, oggi l'Italia compra dalla Russia e dai paesi ex sovietici i gas e dalla Francia l'energia che viene prodotta con il nucleare. Nel nostro paese il nucleare non c'è da quando accadde l'avvenimento di Chernobyl, che segnò la storia del nucleare indelebilmente diffondendo tanto panico da far sì che gli italiani non riponessero più alcuna fiducia nel nucleare. Da quei tempi le centrali sono cambiate, sono milioni di volte più sicure e producono ancora più energia; penso che sia abbastanza sciocco non lasciarsi indietro il passato per poi essere svantaggiati nel presente.
A mio parere le centrali nucleari dal momento che non sono neanche molto inquinanti, dovrebbero essere costruite e riparate- mi riferisco alle centrali di Mont'alto di Castro e di Trieste, chiuse immediatamente dopo la tragedia di Chernobyl-al più presto. Inoltre sarebbe molto utile risolvere il problema energetico subito con le centrali nucleari. Così, almeno, avremmo il tempo per occuparci della costruzione delle fonti rinnovabili senza dover pensare anche a comprare energia dagli altri paesi.

domenica 25 maggio 2008

Economia estera

Vedendo una puntata di Report- un programma che va in onda la domenica su rai tre alle 20:30- e sentendo l'inchiesta sul contrabbando di minerali del Congo e dell'Africa in generale mi è venuto in mente di fare finalmente un post sul mio blog riguardo gli affari esteri. Sono rimasto inorridito da ciò che viene messo in luce durante un anno di lavoro da parte di un giornalista rimasto in Congo e trovo opportuno trattare la questione estera dell'Italia da un punto di vista organizzativo. Oggi gli affari esteri sono molto trattati negli ambiti della sinistra e dei radicali, specialmente sulla questione del Tibet mi ricordo le manifestazioni ove agiva anche Pannella. Purtroppo l'Italia dal momento che è in profonda crisi economica, non sarebbe in grado di rimanere stabile se si muovesse per aiutare gli altri paesi. E confrontandomi con una persona che ha molta più esperienza di me, ho capito dal suo discorso che il capitalismo che influenza tutti i paesi sviluppati vive come "parassita" dell'Africa. Questa opinione assolutamente non mia è stata per me scioccante nel momento in cui è stata pronunciata da questa persona la seguente frase:<< Il capitalismo si basa su un accordo segreto che stabilisce che l'Africa deve morire>>.
Penso di concordare con tale affermazione dal momento che molte materie prime( in particolare minerali) ci pervengono dall'Africa, e quest'ultima sta "morendo" per via delle esportazioni in occidente delle sue risorse. Nonostante gli aiuti offerti da molte associazioni umanitarie, bisogna però comprendere che è molto difficile salvare un intero continente, quale è l'Africa e che sarebbe molto crudele e svantaggioso ignorare la situazione attuale.
La soluzione a tale problema secondo me risiede nella "crescita 0" e nel calo demografico che a questo punto diventa necessario. Molti potrebbero pensare che questa soluzione significhi ritornare al passato ma posso dire con certezza che spesso in passato i cali demografici non sonostati decisi dalla popolazione ma imposti da qualche disgrazia. Pertanto penso che se la società decidesse di avere un calo demografico sarebbe una decisione di autocontrollo, nonchè di coscienza sociale e una soluzione tutt'altro che vecchia.

Il senso della vita

Sempre l'uomo ha cercato di semplificarsi l'esistenza dandole un unico obiettivo e riuscendo a risolversi i problemi rarissimamente. Anche oggi si cerca in continuazione di dare un significato alla vita e noi lo possiamo vedere ogni giorno questo fenomeno: basta guardare le persone che scelgono di riunirsi in ordini religiosi che prendono come punto di riferimento della loro vita Dio. Qualunque cosa per essere percepita come senso della vita da qualcuno, deve essere un mezzo in grado di chiarire a l'uomo qualunque dubbio mediante il suo uso e di conseguenza aiutarlo nella corsa verso il traguardo che egli si pone.
Difatti come ho già detto la religione è la cosa più designata per questo ruolo, anche per il motivo che qualunque cosa l'uomo non capisca, questa riesce ad attenuare la sua sete di sapere mediante il mistero della fede, ovvero una fiducia che viene riposta nella religione stessa. Spesso questa fiducia si alimenta di esperienze vissute e non ha prova scientifica per la quale avere un'oggettività, ma è tanto forte da imporsi come verità.
La religione è anche lo specchio dell'uomo e quindi anche ciò che gli è più vicino, con questa affermazione vorrei esporre un avvenimento esemplare e il protagonista di questo esempio non è niente meno che Dio nel vecchio testamento confrontato con la sua figura descritta nel nuovo testamento.
Il Dio del vecchio testamento, Jevè, è descritto come un Dio severo e autoritario che non cede di fronte a nulla: punisce coloro che sono stati deboli e coloro che hanno violato le sue regole, insomma fa ciò che vuole. Il vecchio testamento, dove risiede questa descrizione di Dio, è stato scritto mentre il popolo di Israele aveva una posizione dominante su tutto il territorio circostante e quindi è molto facile paragonare il popolo israeliano al Dio descritto. Inseguito gli Israeliti o meglio, gli Ebrei persero la loro situazione egemonica per via di troppe guerre con i popoli circostanti. Poi molti Ebrei vennero persino schiavizzati e imprigionati dagli Egiziani che stavano mano a mano raggiungendo la posizione che prima era stata occupata dagli Ebrei. Dopo molto tempo di schiavitù gli Ebrei riuscirono a scappare dall'Egitto e dopo la loro fuga, o Esodo, venne scritto il nuovo testamento che dal momento in cui la popolazione ebraica divenne debole cominciò a descrivere Dio come una figura misericordiosa, che perdona, che difende i più deboli.
A mio parere il senso della vita è un aspetto personale di ciascuno e come spesso accade per i temi trattati in questo blog, non può essere dimostrata come unica vera risposta per tutte le persone. E' il difetto/privilegio delle questioni opinabili e personali.

venerdì 23 maggio 2008

Si può anche...

Limitare questo blog alla discussione di soli temi politici sarebbe un dramma per quanto riguarda le basi di molte opinioni e decisioni. Infatti si possono anche analizzare temi filosofici, psicologici, sociologici, economici, e così via. Quindi nel caso voi vogliate proporre contributi al blog basta che me lo facciate presente mediante un commento ed io vi darò un'indirizzo delle mie mail box in modo che voi mi mandiate ciò che volete vedere realizzato sul blog e di conseguenza lo avrete. Nel caso invece abbiate voglia di conversare più frequentemente, vi darò il mio contatto msn.

Grazie dell'attenzione, The Thinker.

giovedì 22 maggio 2008

Chi è migliore?

Nella classifica degli ospiti più indesiderati in Italia, secondo i mass media, i primi posti appartengono agli immigrati dell'Albania e i Rom.
Questo post, per quanto riguarda gli ospiti in Italia si occuperà della situazione generale facendo una piccola precisazione sui suddetti Rom.
Almeno in Roma sono tanto decantate le spregevoli gesta dei Rom, spesso confusi con i Rumeni che sono oggetto di speculazione giornalistica.
I Rom sono una popolazione di origine indiana che con il passare dei secoli si è spostata fino in Romania cercando di non mischiarsi con la razza più occidentale e mantenendo le proprie tradizioni. Questo popolo ha mantenuto persino la propria lingua in parte trasformandola in una specie di dialetto che prende il nome di romenì. Per tutte le tradizioni che i Rom hanno mantenuto, sono corrisposte altrettante differenti tradizioni europee che ovviamente sono entrate in conflitto con le prime per via della loro inadattibilità nel nuovo ambito sociale. Infatti i Rom sono una minoranza in Romania che è respinta tanto quanto nelle altre nazioni.
Spesso nei telegiornali prestiamo maggiore attenzione alle notizie scioccanti che riguardano le azioni commesse da persone straniere; ma con minore frequenza e maggiore costernazione sentiamo notizie riguardanti azioni di efferata crudeltà commesse da italiani quali: reati di pedofilia, bullismo, intimidazione, spaccio e molto altro che scuote la morale della società più di quanto facciano le azioni commesse da stranieri.
A questo punto bisogna supporre che ci siano delle motivazioni che spingono sia italiani che stranieri ad agire illegalmente e a mio parere una delle motivazioni più importanti è da ricercare nella crisi economica che attulmente sta affliggendo l'Italia.

Immigrazione e clandestinità

Oggi l'immigrazione in Italia spesso non è vista di buon occhio per via delle notizie che ogni giorno ci giungono dai media.
Si evidenzia più il reato commesso da un immigrato che la manodopera che offre al nostro paese, tant'è vero che oggi vi sono atteggiamenti di ostilità verso queste persone che vengono in Italia. In più le persone spesso confondono immigrati con clandestini: gli immigrati sono persone che sono giunte da altri paesi in Italia e hanno trovato una residenza, un lavoro e la cittadinanza; i clandestini sono invece persone che giungono dall'estero senza permesso di soggiorno e senza lavoro, il quale molto spesso è ricercato nel mercato in nero per via delle difficoltà che si riscontrano nel mondo del lavoro.
Tuttavia vi sono clandestini e clandestini, infatti molti di questi nonostante la loro entrara illegale cercano di provocare meno danni possibili alla comunità e se non hanno il permesso di soggiorno è più probabile che questa mancanza sia data dalla inflessibilità burocratica dello stato oppure dalla incapacità economica da parte loro. Molti altri purtroppo scelgono di comportarsi come vandali perchè credono che si possa ottenere tutto più facilmente agendo contro la legge.
Oggi noi siamo in emergenza per clandestinità per vari motivi tra i quali tre spiccano in particolar modo. Il primo è da ricercare al tempo in cui L'italia cercava di entrare nell'Unione Europea e non riusciva ad entrarci per via delle difficoltà economiche. Infatti negli anni 80' - 90' l'italia ebbe sempre l'inflazione tra il 10% e il 30% e tra le condizioni della comunità europea c'era la media di inflazione che doveva aggirarsi al massimo intorno al 4,5%, allora l'Italia cercò di riprendersi economicamente e riusci nell'intento abbastanza da entrare nella UE. Naturalmente gli italiani appena usciti da una crisi economica e non volendo avere altri problemi con la UE, non posero limiti all'immigrazione. Oggi noi ne riscontriamo le conseguenze.
Il secondo motivo è strettamente legato al primo, dicendo ciò intendo evidenziare l'incapacità dei politici di imporre dei limiti all'immigrazione fino all'avvento della prima riunione dei ministri fatta da Berlusconi a Napoli, ieri 21 maggio.
Molti potrebbero supporre che non sia incapacità di imporre dei limiti bensì un insieme di interessi a spingere i politici a non agire adeguatamente secondo i bisogni della comunità.
Il terzo motivo riguarda il periodo attuale: i paesi dell'Est europeo stanno entrando nella UE e dal momento che non ci sono limiti dell'immigrazione da noi è normale che vi sia la clandestinità in Italia.
Io personalmente penso che se già il nostro sistema interno non funziona, è inutile peggiorare la nostra situazione e quella altrui continuando a non porre questi limiti all'immigrazione.