martedì 3 giugno 2008

Individualismo e statalismo

Oggi tra le differenze più conosciute tra la destra e la sinistra è sicuramente la questione di individualismo, ideologicamente protetto dalla destra e dalla sua teoria in campo economico e dello statalismo dimostrato dalle azioni della sinistra attuale( esempio in Italia potrebbe essere il governo Prodi, che si avvaleva di maggiori riscossioni di denaro mediante le tasse) e dalla sua politica economica basata su un sistema spesso definito più "morale".
Innanzi tutto bisogna dire che queste correnti di pensiero si basano su un concetto abbastanza semplice che mette in dubbio la superiorità dell'uomo su una sua idea.
Infatti lo stato è nato grazie all'uomo ed è composto dall'uomo.
Vi è una marea di teorie e di esempi da fare riguardo questo argomento e io ve ne citerò qualcuna per entrambe le correnti.
Per quanto riguarda lo statalismo, molte persone pensano che sia meglio nuocere a un individuo piuttosto che svantaggiarne molti altri, oppure che si possano fare più cose se si agisce in collettività, o persino secondo la teoria di uno dei più grandi filosofi della sinistra, Eugene Sorel, l'uomo è un animale cattivo che se non viene controllato dalla società può rappresentere un pericolo non indifferente presso le altre persone.
In vece dell'individualismo, ci sono pensieri diversi che mettono in evidenza i valolri negativi di una società troppo legata al collettivismo come ad esempio, per fare un esempio recente, molte persone considerano il sistema economico liberale molto più fluido rispetto a quello democratico e meno opprimente.
Ho citato solo alcuni detti o sensazioni che hanno le persone per il motivo che vi sono troppe contraddizioni in ogni schiera che sia di destra o di sinistra.
Un esempio che mi viene immediatamente in mente è la libertà concessa agli omosessuali dai partiti della sinistra piuttosto che da quelli di destra; oppure in questi giorni sono arrivate critiche al governo dal Vaticano e dall'Onu e la sinistra appoggia subito il Vaticano nonostante sia laica. Ci sono infiniti esempi sia da un punto di vista democratico che da un punto di vista estremista. Un esempio per gli estremisti è che nonostante la sinistra sia più "morale", mano a mano che si va verso le zone povere di una città le persone sono sempre più simpatizzanti per la destra. Tutte queste contraddizioni rendono molto difficile l'analisi degli attuali partiti se viste da un punto di vista ideologico e forse vecchio, dal momento che son passati almeno 20 anni dall'ultima vera dimostrazione ideologica( il muro di Berlino nel 1989). A questo punto si capisce quanto sia confusa la situazione in Italia e quanto i politici di oggi non sappiano cambiare la faccia dei vari partiti che ancora oggi sono arenati su questioni del passato.
Io personalmente non trovo accettabile alcun ideale dei partiti attuali, specialmente da quando il partito democratico ha appoggiato il punto di vista del Vaticano in campo politico. Penso che da questa affermazione si possa capire come io abbia alcune tendenze democratiche, almeno per il momento. In ogni modo trovo che al momento non ci siano partiti degni di particolare attenzione, ma non perdo le speranze sapendo che è solo questione di tempo e volontà affinchè si possa creare una nuova visione politica dell'Italia cambiando la classe politica attuale.
Mi dispiace se questo post possa aver dato fastidio a qualche vostra posizione di parte ma questo è un blog dove bisogna esprimere le proprie idee e di coseguenza fare i conti con la realtà che ci circonda affrontandola diplomaticamente.

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