mercoledì 30 settembre 2009

La mafia.

Oggi molte persone non hanno ben chiaro cosa sia la mafia e così potrebbero commettere degli errori di calcolo nell'escogitare una politica che sia in grado di contrastare quest'organizzazione criminale. Molte persone dicono che essa è invisibile dal momento che riesce quasi totalmente a confondersi nella moltitudine, ma non sanno che per riuscire a fare questo devono prima passare per un momento di vulnerabilità ed è in questo momento che se si agisce, la si può combattere efficaciemente. Infatti la parola mafia sta ad indicare esattamente il primo momento di vulnerabilità dell'associazione criminale, ovvero il momento in cui le persone che si sono accordate per formare la cosca mafiosa commettono l'atto criminale che dà loro il titolo ufficiale di criminali. Questo momento è sempre un'estorsione, un giro di prostituzione, un traffico di armi, di droga o alcolici, ecc. Mediante queste attività la cosca tenta di ottenere sempre più denaro che poi tenterà di investirli e contemporaneamente di nasconderli dall'occhio vigile della giustizia amministrativa. I soldi ottenuti illegalmente infatti una volta investiti, non possono più essere confiscati dalla giustizia perchè l'interagente economico che ha commerciato con i mafiosi, dicendo che al momento dell'affare non era al corrente della colpevolezza dei criminali che aveva davanti, rimane un innocente possessore del denaro che non ha colpe per la derivazione dello stesso ( pecunia non olet ). Ad ogni modo i criminali non dovendo dare nell'occhio devono fare dei mutui per far credere alle banche di essere in difficoltà, e poi, dopo aver concluso l'affare col tempo si saldano abbastanza velocemente i mutui. Poi per estinguere questi mutui basta far credere ai creditori che si ha avuto fortuna nelle attività commerciali aquisite, in modo da non suscitare sospetti. Quindi da questo quadro emerge anche che la cosca mafiosa non comprende molti membri anzi meno ne comprende meglio è, poichè i ricavi procapiti saranno maggiori. Al massimo la cosca tenta di servirsi di manovalanza a basso costo per continuare a garantirsi una base economica sulla quale contare per concludere nuovi affari. Secondo me le associazioni antiracket, la collaborazione delle autorità statali e la nostra assoluta onestà sono i punti di forza della politica anti-mafia. Questo problema a differenza di molti altri va oltre le strategie politiche di parte, è il terreno che dev'essere minimamente fertile e sano affinchè una società funzioni e si meriti una classe di politici che sia in grado si mantenere l'ordine e l'onestà dei cittadini nei confronti degli altri membri della comunità . Ringrazio tutti coloro che commenteranno questo topic.

1 commento:

Alice ha detto...

Diciamo che come quadro molto generale ci siamo.

Ma la mafia, purtroppo, è molto peggio. Molto più complessa e molto più difficile da spiegare e da comprendere. Altrimenti non si spiegherebbe la sua tenace esistenza nel corso, ormai, di un secolo.

Per questo motivo, ovvero per cercare di chiarirsi le idee e di approfondire le proprie conoscenze, lascio un link di un'Associazione che qui in Sicilia (io che scrivo sono di Palermo) si occupa di tenere assemblee con la partecipazione di Scuole e giornalisti, politici e altri grandi personaggi che si occupano del fenomeno mafioso: http://www.piolatorre.it/

Curiosando un po' nel sito si possono vedere i filmati delle diverse conferenze tenute (a destra, basta cliccare su "Rassegna audio e video").
Io consiglio vivamente la conferenza dal titolo "il Giornalismo dell'Antimafia". O anche "Le donne dell'Antimafia".

Buona visione.